un guru indiano manda in tilt la scienza
Martedì, 19 luglio 2011 – 10:23:00
di Fabio Arrigoni
Ha 82 anni il santone indiano che sta letteralmente mandando in tilt medici e scienziati di tutto il mondo. All’anagrafe èPrahlad Jani, ma i suoi sostenitori lo chiamano in maniera riverente Mataji. E’ un caso umano più che straordinario, e neanche lontanamente pensabile per tutti noi che siamo abituati ai canonici 3 pasti al dì. Tanto più incredibile per coloro che si sono occupati di studiare questo miracoloso caso, che va a stravolgere le leggi della biologia. Com’è possibile, che si possa vivere senza magiare ne bere? E’ la domanda che continuamente si sono posti coloro che lo hanno incontrato. Il mistico indiano è nato a Charada, in provincia di Mehsana, un poverissimo paese nello stato settentrionale del Gujarat. Jani, contro ogni evidenza biologica, sostiene di vivere senza cibo e acqua dal 1940, in virtù di particolari poteri conferitigli dalla dea indù Amba. E, naturalmente, non ingerendo cibi ne liquidi, non ha necessità di compiere gesti di evacuazione degli stessi.
Il santone è tenuto monitorato dai medici dell’esercito indiano, per qualsiasi evenienza dovesse presentarsi. Un equipe di medici del DIPAS, un’ala dell’organizzazione di ricerca e sviluppo della difesa, insieme al dottor Sudhir Shah, neurologo presso l’Ospedale di Ahmedabad, ed esperto in casi di persone con apparenti doti spirituali eccezionali, l’hanno tenuto sotto osservazione per diverso tempo, tenendolo rinchiuso in una stanza dov’era ripreso 24 ore al giorno dalle telecamere. Al momento, nessuno è ancora riuscito a capire con esattezza come l’asceta indiano riesca ad alimentare il suo organismo, ma quel che è certo, è che sia stata confermata la sua veridicità. Già questo, di per sé, lascia sconcertati. Il dottor Ilavazhagan, direttore dell’istituto militare di scienze fisiologiche, ha affermato: “Se quanto dice l’asceta viene accertato e verificato saremo in grado di contribuire a salvare vite umane in caso di catastrofi naturali e in altre situazioni difficili. Possiamo educare le persone sulle tecniche di sopravvivenza in condizioni avverse con poco o addirittura niente cibo o acqua a disposizione”. Sudhar Shah, il medico che lo sta seguendo, sostiene che Prahlad Jani sia capace di produrre urina nella sua vescica e, poi, in base esclusivamente alla propria volontà, di rimandarla in circolo. Dalle analisi del sangue, risulta in salute e ha i medesimi parametri fisici di un 25enne. Secondo gli esperti, la straordinaria capacità di resistenza sarebbe dovuta a un’antica tecnica di meditazione yoga. Si tratterebbe del breatharianismo (breath, respiro in inglese). Una pratica che consente, grazie al controllo del respiro, di ottenere il potere anche sulla propria mente e sulle proprie facoltà corporee. I Breathariani affermano di poter vivere tranquillamente cibandosi unicamente d’aria o di luce; o di “prana”, come viene precisamente chiamata l’energia universale nell’induismo, e della quale si può attingere, eseguendo antichi esercizi di respirazione.
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